Ossessionati dal cibo
Ossessionati dal cibo
Serve una strategia complessiva che prenda in considerazione le molteplici cose che intervengono nel determinare la nostra salute e il nostro benessere.
Mettere il cibo al centro del progetto ingigantendone l’importanza ci espone al rischio di vedere moltiplicate le malattie come i disturbi dell’alimentazione.
In questo momento si parla solo di cibo in modo contraddittorio, lo,scontro tra vegetariani e onnivori si sta radicalizzando e tutto questo non aiuta a fare ne chiarezza ne tantomeno rappresenta una buona strategia per ottenere l’auspicato risultato del cambiamento di stile di vita.
La scienza sta fornendo i risultati di studi prospettici che confermano alcune teorie ma bisogna fare attenzione a non generalizzare e rendere assoluto ciò che non lo è .
Le componenti in gioco sono quattro e non una sola, (due materiali, cibo e movimento e due immateriali psicologia e spiritualità).
L’utilizzo che facciamo del corpo e la dose di movimento sono decisivi essendo l’esercizio fisico il farmaco più potente esistente sulla terra, in grado da solo di risolvere la gran parte dei nostri problemi, poi la nostra psicologia, perché è la mente che ci indirizza e ci fa compiere le scelte compreso quelle alimentari e ci detta i comportamenti , è sempre la mente a dirci come reagire di fronte agli accadimenti… senza equilibrio mentale non ci può essere benessere, qualunque informazione in una mente fuori equilibrio diventa deviata, ecco che parlare troppo di cibo rischia di essere un boomerang…dobbiamo prima aiutare le persone a conoscere come siamo fatti e cosa determina il nostro benessere generale.
La quarta parte è quella spirituale, perchè l’uomo non è solo ossa muscoli cervello e cibo ma è anche interiorità, la nostra anima che determina moltissimo le sensazioni che proveremo , ed è dimostrato scientificamente che possono influire moltissimo sulla nostra qualità di vita.
Serve quindi un approccio equilibrato e non coercitivo al benessere ,meno scientifico ma più umano, il percorso vincente è quello partecipativo, non prescrittivo…dobbiamo far scattare la molla del desiderio di cambiamento usando un linguaggio pre-suasivo e facilmente decifrabile dalle persone, il nostro cervello lavora per associazioni e noi dobbiamo aiutarlo ad associare il cambiamento al piacere.
Tutte queste risorse ogni essere umano le ha dentro di se, dobbiamo rieducare le persone ad ascoltare di più e meglio i segnali che l’organismo ci invia regolarmente, ricordandoci che non può esistere una soluzione buona per tutti, perché ogni essere umano è diverso e conseguentemente saranno diverse le reazioni allo stesso cibo che può essere buono per me e nocivo per altri e nello stesso modo l’esercizio fisico…ci sono persone che amano fare ginnastiche posturali, altre che si divertono a ballare, altri ancora a corrrere o pedalare…non si può imporre uno stile di vita…si può solo informare la persona su quali sono gli effetti che il cibo e le attività possono determinare sulla nostra vita…poi loro sceglieranno quelle a loro più gradite!
David
Il progetto Healthy Habits Diventa Healthy Habits Coach David Mariani
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